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Recensione della Notte degli Organetti (Torino Novembre 2009) sul Giornale della Musica

 

 Trans Italia diatonica

La notte degli organetti

Simone Bottasso, Riccardo Tesi, Filipo Gambetta

 

Riccardo Tesi, Filippo Gambetta e Simone Bottasso: tre organetti al Folkclub di Torino

«Spero vi piaccia l’organetto» esordisce Riccardo Tesi, il “maestro”. Con lui Simone Bottasso e Filippo Gambetta: due tra i migliori interpreti di una nuova generazione dello strumento, che ha superato le tradizioni regionali per un approccio più “globale” e contemporaneo. Così l’occasione inventata dal Folkclub è qualcosa di più di un accostamento di personalità. Ne nasce un concerto da ricordare, tutto di sfumature, che contraddice una volta di più la visione “popolaresca” dell’organetto, pensato – e spesso interpretato, anche ad alto livello – come strumento rigido e monocorde. Nell’osservazione privilegiata offerta dal Folkclub si rivelano i diversi approcci stilistici, le finezze timbriche dei diversi modelli (il Bertrand Gaillard di Bottasso contro i due Castagnari di Tesi e Gambetta): Tesi e il suo virtuosismo che è soprattutto ricerca sul suono, sull’attacco, sul pianissimo mascherato dal soffio del mantice; Bottasso, virtuoso più “muscolare” e esuberante; Filippo Gambetta, anagraficamente vicino a Bottasso ma cresciuto con Tesi, del cui stile ripropone una versione più contemporanea e introspettiva. Le sezioni in duo confermano le diverse ispirazioni: cosmopolita la scelta di Bottasso con Gambetta - danze svedesi, addirittura “Rebulico” di Hermeto Pascoal. “Classica” nella dialettica allievo-maestro la coppia Tesi-Gambetta: la versione di “Capelli Neri” per due organetti è tra i momenti più emozionanti. “Tesiana” l’impostazione della sezione in trio: il 7/8 di “Pomodhoro”, suite di composizioni a tema nuziale (con una splendida introduzione occitana di Bottasso) e la chicca “TrioOlè” per tre organetti, scritta per “Trans Europe Diatonique”. Proprio quel disco storico, con John Kirkpatrick e Kepa Junkera, è il precedente più noto dietro questa “notte”.

Jacopo Tomatis


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