Blogfoolk, blog-magazine dedicato al folk in Italia, ha recensito il concerto tenuto il 7 settembre da Carmen Consoli al Teatro della Torre di Casertavecchia (CE) per il Settembre al Borgo 2011, giunto alla quarantunesima edizione.
Nell’ambito di questo concerto/intervista insieme agli interpreti della musica tradizionale italiana, la voce toscana era quella di Riccardo Tesi, che ha interpretato insieme alla cantautrice siciliana “Il trenino che parte e va” di Caterina Bueno e offerto spunti di riflessione sul ruolo di musicologi e musicisti nei confronti della musica popolare.
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Carmen Consoli, 7 Settembre 2011, Settembre al Borgo 2011,Teatro della Torre, Casertavecchia
Carmen Consoli non è nuova ad incroci con la musica popolare e già in passato collaborando con Alfio Antico e i Lautari aveva dimostrato di saper maneggiare con cura la musica tradizioanle e soprattuto di esserne una raffinatissima interprete. Nel corso della Quarantunesima Edizione del Settembre al Borgo, che annualmente si tiene nella incantevole cornice del Teatro della Torre di Casertavecchia, la cantautrice siciliana ha dato vita ad una sorta di concerto/intervista con alcuni eccellenti rappresentanti della musica tradizionale e di riproposta in Italia. Si parte dalla Sicilia, con Carmen Consoli che sale sul palco ed interpreta due canti dal repertorio di Rosa Balestrieri tra cui una splendida Cuntu e Cantu, che assume i tratti di una sorta di manifesto programmatico per quello che sarà un vero e proprio viaggio attraverso la nostra penisola. Sale poi sul palco il vulcanico Alfio Antico, esponente di spicco della musica tradizionale siciliana, che con la Consoli da vita ad un interessante scambio di battute sui diversi tipi di tamburo a cornice e del diverso uso che se ne fa nelle varie regioni italiane. Ci racconta della Tambura Fimmina, dello Zimurru e dell'uso che ne veniva fatto dai chiangitori durante i funerai. Nelle sue spiegazioni si materializza letteralmente il suono diverso dei vari tipi di tamburo, in un susseguirsi di sorprendenti similitudini come quelle della suddaca e del violo. Alfio Antico canta poi due brani con Carmen Consoli che dimostra di essere una eccellente chitarrista nonchè un ottima interprete di brani tradizioanli. Si prosegue attraverso le radici della musica tradizionale siciliana con Puccio Castrogiovanni dei Lautari, che parla delle radici nobili nelle quali affonda le radici la musica tradizionale siciliana, che rimanda direttamente alla Scuola Siciliana del XIII Secolo e alla corte di Federico II, sovrano illuminato che accolse sotto la sua protezione poeti come Cielo D'Alcamo, Giacomo Da Lentini e Pier Delle Vigne. Dalla Sicilia si passa poi alla Toscana con Riccardo Tesi che dopo una breve presentazione ci regala una splendida versione per soli chitarra ed organetto de Il Trenino che parte e va di Caterina Bueno, con Carmen Consoli che regala una interpretazione davvero sorprendente. Si riscende a sud della penisola e precisamente in Calabria, quando sul palco sale Peppe Voltarelli, che dopo un divertente scambio di battute con la cantautrice siciliana sui suoi trascorsi con Il Parto delle Nuvole Pesanti e la rivoluzione copernicana dello scoprire la scrittura in dialetto, si lancia in una travolgente versione di Onda Calabra spinto dai tamburi a cornice di Alfio Antico e Puccio Castrogiovanni e con l'organetto di Riccardo Tesi ad arricchire la linea melodica. Voltarelli interpreta poi il tradizionale calabrese Palummeddha Russa e alla fine non manca di ricordare i suoi punti di riferimento da Otello Profazio a Bob Dylan passando per Woody Guthrie. Il viaggio musicale attraverso l'Italia prosegue con Ambrogio Sparagna, il quale dopo aver raccontato la sua esperienza di ricercatore e quella come Maestro Concertatore della Notte Della Taranta, accompagna Carmen Consoli in una bella versione del canto d'amore in griko Aremu Rendimeddha, già interpretata dalla cantautrice siciliana durante il Concertone nella piazza di Melpignano. Sul finale sale sul palco Francesco Barbaro, che sottolinea come il problema della musica popolare sia essenzialmente la scarsa conoscenza che si ha di essa e di come difficilmente raggiunga un grande pubblico. Riccardo Tesi dopo aver sottolineato che ai musicologi spetta il compito di studiare le tradizioni e ai musicisti quello di emozionare ed emozionarsi sottolinea come il problema vero che pone in pericolo la musica popolare è la mancanza dei contadini, ovvero coloro che erano il cuore pulsante della tradizione. Dopo la consegna del Premio Settembre al Borgo a Carmen Consoli da parte del direttore artistico Casimiro Lieto, al gruppo di musicisti si è unita una ronda di musicisti campani che hanno regalato alla cantautrice siciliana un aggiunta di Campania al suo viaggio musicale in Italia. Il concerto tenuto da Carmen Consoli, che in mattinata si era intrattenuta nel Borgo casertano per un istant movie prodotto da RAI5, è senza dubbio un work in progress meritevole di essere sviluppato, e senza dubbio rappresenta una delle idee più originali ed interessanti per avvicinare il grande pubblico alla musica tradizionale italiana.
Salvatore Esposito
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