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"Acqua foco e vento" Disco del mese Roots - JAM

di Ezio Guaitamacchi

È davvero bravo. E questo album ne è la più efficace dimostrazione. Già, perchè Riccardo Tesi non è solo un ‘mago’ dell’organetto. O uno specialista di neo-folk. Oggi, Tesi è davvero musicista a tutto tondo, elegante e raffinato strumentista ma anche project leader, arrangiatore intelligente nonché ispirato ed eclettico compositore.

In questo album pubblicato per Il Manifesto, Riccardo riporta a galla (con l’aiuto di Maurizio Geri, chitarrista bravissimo, cantante convincente nonché suo indispensabile compare in Banditaliana) un vecchio progetto. Che è anche una specie di omaggio alle sue radici artistiche. Come giustamente spiegato nel suo website ufficiale “Acqua, foco e vento è un progetto d’autore, nel quale più che la preoccupazione della correttezza filologica, emerge il desiderio di un’originale rilettura del repertorio della montagna pistoiese e toscano in generale, attraverso una reinterpretazione assolutamente personale e contemporanea”.

Ecco allora che un brano come “La ballata del carbonaro” assume la bellezza melodica e la ricchezza artistica di una composizione di De André o che pezzi di semplicità rurale come gli iniziali “Poveri Contadini” e Violina / Codina vengono riarrangiati e interpretati con abile raffinatezza e squisita eleganza. Dando al tutto un sound moderno. Piacciono molto anche le polifonie vocali (curate da Devis Longo) e in generale le collaborazioni fornite da musicisti esperti scelti tra il meglio del folk italiano tra le quali spicca la bravissima cantante Anna Granata (che duetta in modo magistrale con Geri, vedi la sbalorditiva Tonio Romito).

Perché, come sempre dichiara Riccardo dal suo sito ufficiale “il repertorio è costituito da canti di lavoro, ottave rime, canti di questua, ballate, ninne nanne, canti cumulativi tratti dalla tradizione integrati da composizioni personali. I musicisti che compongono l’organico, all stars della musica etnica nazionale, conferiscono un sapore unico allo spettacolo, che alcuni hanno già definito la migliore produzione di world music italiana degli ultimi anni”. E il disco è anche meglio.

Voto: 8
Perché: Tesi coglie ancora una volta nel segno. Meno sperimentale di Banditaliana questo progetto mostra come si possa rivitalizzare musica contadina in modo moderno, elegante e straordinariamente coinvolgente.

Ezio Guitamacchi – JAM – 10/09/03

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