L’album consigliato dai conduttori del Notturno Italiano, scelto tra i classici, le novità, le ristampe e le rarità
di Marco Artico
La fisarmonica diatonica, popolarmente detta organetto, viene concepita nel 1830 in Austria. Non ha però ancora la struttura e la conseguente musicalità dello strumento che nascerà, secondo la tradizione, dall’incontro tra un giovane contadino ed un pellegrino diretto al santuario della Madonna di Loreto, trentasei anni più tardi. Oggi, in Italia, l’organetto è ancora ben conosciuto ed apprezzato grazie al lavoro di Ambrogio Sparagna e di Riccardo Tesi, che ha pubblicato il nuovo album Presente remoto. Per i suoi trent’anni di musica, il solista pistoiese ha voluto con se alcuni dei musicisti che lo hanno accompagnato nel corso di un attività appassionata ed innovativa. Lo stile è quello di sempre: colto, elegante, popolare e soprattutto disponibile ad incontri, intrecci e contaminazioni. I brani del disco sono stati scritti negli ultimi quindici anni, per formazioni diverse ed accompagnano progetti cinematografici e teatrali. La festa è ancora più riuscita, quando il lirismo dell’organetto di Tesi si sposa con il poliedrico pianoforte di Stefano Bollani. L’omaggio a De Andrè e Fossati, con La città vecchia e La musica che gira intorno, interpretate da Gian Maria Testa e Ginevra Di Marco, regale altre intense emozioni.
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