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Recensione PresenteRemoto per "Suoni e Visioni" (Milano aprile 2009) su Folk Bullettin

 

Milano, 28 aprile 2009 –
Riccardo Tesi in “Presente Remoto”
per “Suoni e Visioni”

di Tiziano Menduto


Chi conosce la musica e la storia musicale di Riccardo Tesi non si sorprenderà se la sintesi di questa serata si concentra in una parola, sintetica, esauriente: perfetta. Una serata perfetta in cui, una volta di più, trovano espressione le sue indubbie doti di musicista e compositore; una serata che ci ricorda come Riccardo in questi anni sia stato non solo elemento di incontro di culture diverse, ma anche seme fecondo di un diverso modo di pensare il mondo del folk nostrano. Il titolo era esplicativo: “Presente e Remoto”. “Presente e Remoto” è, in ordine di tempo, il suo ultimo lavoro. Un lavoro che racconta e esprime i suoi 30 anni di professione, un lavoro sulle musiche di radice tradizionale con gli occhi di oggi e la coscienza di cosa questa musica rappresentasse nella società di ieri. Un lavoro che è anche un “presente”: un regalo che Riccardo riceve dalle diverse personalità musicali che arricchiscono il disco (Stefano Bollani, Elena Ledda, Ginevra Di Marco, Gianmaria Testa, Daniele Sepe, Gavino Murgia, Patrick Vaillant, Gabriele Mirabassi, …), collaborazioni che sono un elemento simbolico dei mille incontri musicali della sua carriera.
“Presente e Remoto”, sia il disco sia la serata, è uno sguardo sul suo fare musica, uno sguardo capace di avvicinare il mondo della tradizione ad altri lidi e ad altri linguaggi senza perdere il cammino. Ad esempio alla migliore canzone d’autore con canzoni come “La musica che gira intorno” di Ivano Fossati e “La città vecchia” di Fabrizio De Andrè. Se la brillante serata ha visto al fianco di Riccardo Tesi i suoi collaboratori più stretti (Claudio Carboni, Maurizio Geri, Marco Fadda e Stefano Melone), il palco del Teatro Leonardo non poteva non diventare luogo d’incontro con altri partner musicali.
Ecco così la splendida voce sarda di Elena Ledda - che con Tesi ha condiviso più volte palcoscenico e sala di registrazione - e il gruppo Archea Modern Strings, un quintetto d’archi che ha caratterizzato il timbro sonoro della serata e di alcuni progetti musicali del musicista pistoiese.
Infine, ma non meno importante, il passaggio sul palco di Carlo Fava, ottimo interprete e autore musicale, a interpretare la canzone di Spadaro “Valzer della povera gente”. Canzone già inserita nel disco “Lune” - con l’arrangiamento di Patrick Vaillant e la voce di Maurizio Geri - che ben rappresenta un’altra virtù di Riccardo Tesi: la capacità di guardare senza pregiudizi in patrimoni musicali sottovalutati (qualcuno ricorda il suo lavoro “Un ballo liscio”?) che a volte racchiudono dei veri e propri gioielli.
Insomma, una serata che se l’avete vissuta vi avrà lasciato molti più ricordi delle mie indegne parole e se l’avete persa… beh, non posso proprio farci niente.


 


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