La musica popolare incontra il jazz e la musica colta. Alla formazione dell’organettista, compositore e ricercatore pistoiese si aggiungono alcuni ospiti tra cui Elena Ledda e Archea Modern Strings.
Da Pistoia con furore: il nostro più bravo musicista folk, e probabilmente, nel suo settore, il più conosciuto e accreditato anche all’estero, arriva dall’Appennino toscano da dove, circa trent’anni fa, parte il cammino professionale: un curriculum fitto di dischi, collaborazioni, riconoscimenti e premi internazionali che gli hanno consentito di sfondare oltre il circuito specializzato degli appassionati stretti e addetti ai lavori.
Riccardo Tesi (1956) ha conquistato favori e consensi innanzitutto come virtuoso dell’organetto diatonico (un antenato della fisarmonica), per amplificare poi la sua notorietà in virtù delle eccellenti doti di band leader e compositore sempre alimentato dalla curiosità, dal desiderio della ricerca, da una vitalità artistica che, poggiando sugli archetipi della musica popolare e tradizionale, si è aperta a sonorità e architetture più complesse e ambiziose.
La storia di Tesi parla chiaro e segnala un artista aperto, spalancato ai suoni del mondo, osservatore privilegiato proprio perché capace di unire, come un’ideale cerniera del tempo, universi apparentemente lontanissimi tra loro eppure in grado di dialogare virtuosi e preziosi tra loro.
Dopo un inizio professionale nel gruppo di Caterina Bueno, il musicista pistoiese ha saputo portare alla ribalta, da protagonista, uno strumento considerato di nicchia, limitato nelle sue possibilità: e la carriera, non solo da titolare ma anche da session-man di lusso, evidenzia la fertile duttilità di Tesi, che rintracciamo in vari dischi pop e d’autore. La lista delle collaborazioni è lunga e di assoluto prestigio: De Andrè, Gaber, Fossati, Pelù, Tosca, Ornella Vanoni, Gianmaria Testa, Banda Osiris, Gianluigi Trovesi, Daniele Sepe e, oltre confine, John Kirkpatrick, Kepa Junkera, Patrick Vaillant...
Tra gli artisti che più efficacemente hanno condiviso palcoscenico e sala di registrazione con Tesi, c’è anche Elena Ledda, splendida voce della Sardegna che figura nella formazione allargata di questa esecuzione ‘live’ di “Presente Remoto”, il suo disco più recente, felice commistione di stili, persuasiva ode multiculturale nel solco di una nuova world music italiana.
http://www.provincia.milano.it/cultura/progetti/suoni_visioni/Suonievisioni09/Tesi.html
Presente Remoto on www.folkroddels.be | Riccardo Tesi sul settimanale VITA (aprile 09)